Libere, felici e tranquille in mezzo all’Oceano Atlantico, ci sono queste isole portoghesi chiamate Azzorre.
Sono sincera, non ne avevo mai sentito parlare fino a qualche anno fa, quando mi sono trasferita a Lisbona e ho iniziato a scoprire il Portogallo.
Detto fatto, per il ponte del 1 Novembre ho preso un volo e sono andata ad esplorare l’isola principale dell’arcipelago delle Azzorre, São Miguel.
Le chiamano le isole verdi e appena metti piede fuori dall’aeroporto non puoi fare altro che capire come la natura ci faccia dei doni così belli: verde brillante, un blu così diverso da ogni sfumatura a cui siamo abituati.
Mucche al pascolo, balene e terme naturali, ecco la mia mini guida per organizzare tre giorni bellissimi a São Miguel!
[Qua invece ti racconto l’itinerario di viaggio]
Contents
Azzorre: info utili.
- Le Azzorre sono composte da 9 isole abitate, 8 disabitate e sono tutte di origine vulcanica.
- Le 9 isole principali sono:São Miguel e Santa Maria ad est, Graciosa, Terceira, São Jorge, Faial e Pico nella parte centrale, Flores e Covo ad ovest.
- Fanno parte del Portogallo.
- Il fuso orario è di 2 ore indietro rispetto all’Italia.
- Non esistono voli diretti dall’Italia purtroppo, l’unico modo per raggiungere le isole è fare scalo a Lisbona o a Porto (si può comunque prenotare un volo unico, si occuperà la compagnia aerea dello scalo)
- Sono raggiungibili con le compagnie aeree: Tap Portugal, SATA, Ryanair e EasyJet.
- È preferibile noleggiare un auto: i mezzi non sono efficaci per poter girare le isole.
- Le isole di Pico, Faial e São Jorge sono collegate tra loro giornalmente.
- In una giornata potreste trovare tutte e quattro le stagioni dell’anno: le temperature sono miti grazie alla loro posizione nel mezzo dell’oceano atlantico.
- Il periodo migliore per visitarle è da Aprile a Settembre.
Azzorre: qualche curiosità
- C’è tantissima Street Art, in particolare nell’isola di São Miguel.
- Le Azzorre sono l’unico luogo che produce Tè in Europa: ci sono diverse piantagioni da poter visitare durante tutto l’anno.
- Tra la vegetazione presente sull’isola noterete dei fiori in particolare: le ortensie che decorano ogni stradina e paesino.
- Whale Watching: esistono diversi Tour organizzati con cui è possibile fare un escursione per vedere le balene e i delfini.
- Nell’isola di São Miguel si può assaggiare il famoso Cozido das Furnas che viene cotto in delle buche scavate nel terreno bollente vulcanico.
- Energia rinnovabili: tutte le isole si impegnano per preservare l’ambiente e cercano di sprecare il meno possibile. Noterete spesso pannelli solari, impianti eolici e alternative ecosostenibili.
- Gli abitanti delle isole vivono per lo più di pastorizia e durante tutto l’anno potrete vedere mucche al pascolo a qualsiasi ora del giorno.
- Siamo pur sempre in Portogallo: ritmi lenti e tranquillità regnano sovrani.
Azzorre: l’isola di São Miguel
Viene chiamata isola verde e io non posso che fare altro che confermare: São Miguel, isola più grande di tutto l’arcipelago ti fa capire come la natura riesca ad esprimersi così bene in poco spazio.
Ponta Delgada è la città principale ma anche la più grande e popolata di tutte le isole, è ricca di cose da fare e da vedere: sono sincera all’inizio pensavo che mi sarei stufata di stare su un’ isola mentre adesso non vedo già l’ora di tornare per (ri)vedere tutto quel verde brillante.
Se ripenso al primo giorno, al Miradouro de Santa Iria che ho trovato per caso mentre andavo a vedere le piantagioni di Te ancora un po’ mi emoziono.
Avevo gli occhi lucidi di fronte a quel panorama, l’oceano immenso di fronte a me, nel sapere che da li in poi non c’era nulla se non qualche pezzetto di cuore lasciato da qualche viandante, le colline verdi e quella sensazione di essere in più posti contemporaneamente: un pò d’Irlanda, la Nuova Zelanda a due passi e le foresti canadesi attorno a te.
Tutto questo mentre sei su un isola, a largo dell’oceano atlantico, a due ore da Lisbona.
Che bello e che strano il mondo alle volte.
Dove Dormire a São Miguel
Se prevedete di restare qualche giorno sull’isola principale di São Miguel il mio consiglio è quello di cercare un posticino vicino a Ponta Delgada, la città più grande e più fornita.
Spostarsi sarà molto più semplice, come anche avere accesso alle varie escursioni sull’isola (partono quasi tutte da Ponta Delgada), ma anche uscire di sera e andare a bere una caipirinha in qualche localino.
Io ho soggiornato in una Quinta, una specie di antico casale composto da 8 stanze da letto con un progetto bellissimo basato tutto sulla sostenibilità.
La Quinta do Bom Despacho
Significa letteralmente “la fattoria delle buone notizie” e con una premessa del genere non poteva che essere un luogo speciale.
Il progetto nasce dall’idea di due sorelle, Joana e Susana, entrambe cresciute nella quinta e amanti dell’ambiente e della vita all’aria aperta: il loro sogno era quello di trasformare l’antico casale in un luogo sostenibile e multifunzionale da poter condividere con altre persone la bellezza che la natura ci offre.
L’idea di base è quella di trasformare l’industria del turismo di massa in un turismo più consapevole e più sostenibile per il nostro pianeta; viaggiare è bello e al giorno d’oggi esistono diverse soluzioni che ci permettono di scegliere dove alloggiare, cosa consumare e come farlo.
Possiamo prenderci cura del nostro pianeta anche partendo dalle piccole cose.
Tutta la Quinta do Bom Despacho propone delle alternative ecologiche come tecnologie innovatrici, un orto di agricoltura biologica, una piscina ecosostenibile, detergenti fatti in casa, materiali riciclati, pannelli solari.
Uno dei principi che governa nella quinta è la condivisione, importantissima per creare un turismo più coscienzioso e aperto.
L’edificio è composto da 8 stanze da letto divise tra triple e doppie: alcune hanno il bagno in comune, le altre privato.
Ci sono due aree comuni che ho trovato molto carine, la cucina fornita di tutto ciò che occorre, dalle stoviglie alla raccolta differenziata, frutta e verdura di stagione dell’orto della proprietà, e una sala comune con tanto di divano, giochi da tavolo e un bellissimo camino (che secondo me ti fa sentire davvero a casa).
All’esterno c’è piscina biologica dove l’acqua viene ossigenata attraverso un processo naturale che è circondata da un giardino con tanto di palme e vista sul tramonto: il rosa e l’arancione riflettono nell’acqua e sembra tutto un po’ più magico!
Vi capiterà di camminare nel giardino, magari diretti verso la serra e di imbattervi in uno dei galli della proprietà, amici fedeli che alle 6 in punto cantano ogni mattina, o così mi hanno detto perchè io non li ho mai sentiti!
Quello che ho amato di più dell’alloggiare alla Quinta do Bom Despacho è stato senz’altro la calma e la tranquillità che regnano pur trovandosi a pochi minuti dall’aeroporto e dal centro di Ponta Delgada.
Varcata la soglia del cancello ti sembrerà di essere lontano da tutto e tutti, immerso nella natura in un luogo che magari ti ricorda la tua infanzia.
Credo non ci sia niente di più bello che viaggiare consapevoli di stare aiutando te e tante altre persone.
Dove e cosa mangiare a São Miguel
Il viaggio e il cibo sono due cose strettamente connesse a mio parere:ti rendono felici.
Nelle Azzorre il cibo è prettamente portoghese, anche se ci sono alcune particolarità tipiche delle isole e che sono davvero una delizia.
La scelta è ampia tra pesce, frutti di mare e carne, e considerando il rispetto della natura che hanno nell’isola non potranno che essere materie di prima qualità; il piatto è unico come in quasi tutto il Portogallo, con accompagnamenti che vanno dalla verdura alle patate cotte in ogni modo!
Un info di servizio: le porzioni sono davvero abbondanti, la maggior parte delle volte un piatto può tranquillamente essere diviso da due persone.
I piatti tipici che dovreste assaggiare sono:
- Bolo Lêvado: un pane dolce che si mangia però in tutte le salse, anche con ingredienti salati
- Ananas: ci sono Ananas per tutta l’isola, un pò più piccolini e più dolci rispetti ai nostri ma davvero buoni (esiste anche il liquore all’ananas per farvi capire quanto ne vanno matti)
- Cozido Das Furnas: un bollito di carne, carote, patate, cavolo e riso. Tipico perchè cotto, per circa 6/7 ore, sotto la terra nelle buche bollenti vicino al lago di Furnas.
- Queijo de São Jorge: formaggio stagionato per molti mesi tipico delle isole.
- Polvo: ho amato il polipo, gustosissimo, cotto nel vino rosso con olio e aglio.
- Cataplana de Peixe: una zuppa di pesce cotta nei tegami di rame.
Di seguito la lista dei ristoranti che ho provato nei tre giorni passati sull’isola, devo dire che nessuno di loro mi ha deluso anzi, in alcuni sono addirittura tornata:
- Ristorante Cais 20: si trova a Ponta Delgada, è aperto fino alle 4 del mattino e ha tantissime scelte. Ho assaggiato sia la Cataplana de Peixe sia il Polipo e li ho amati entrambi.
Se però non siete amanti del coriandolo avvisate prima perchè da bravi portoghesi lo mettono ovunque - Supléxio: hamburgeria nel centro di Ponta Delgada che consiglio per gli amanti della carne. Pochi piatti ma giusti
- Tony’s: vicino alle terme di Furnas, ottimo dopo le ore di relax. Conosciuto per il Cozido das Furnas che però è su ordinazione (sopratutto il sabato e la domenica)
- Restaurante Fim Do Século: carino per un pranzo veloce.
Aggiungo per finire qualche link che può sempre tornare utile per organizzare il viaggio:
Visit azores: pagina ufficiale del turismo delle Azzorre
Futurismo: la compagnia con cui ho fatto l’escursione di Whale Watching
Credo che questo sia stato uno dei viaggi più belli degli ultimi anni, le Azzorre mi hanno permesso di uscire dalla solita routine, un viaggio diverso sia per luogo che per la posizioni: ti bastano un paio d’ore per essere immersa davvero nel blu dipinto di verde!
Per altre informazioni, consigli e varie ed eventuali non esitate a scrivermi e per sapere cosa vedere e organizzare un itinerario di viaggio basta cliccare qui!
E voi ci siete mai stati?
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