Una delle cose che amo di più fin da quando ero bambina è associare una città, un luogo, colori e spesso anche un profumo ad un libro.
Grazie alla lettura siamo in grado di passeggiare tra le vie parigine, sulle spiagge di Bali, in qualche isola deserta, nei grattacieli della bella New York.
Oggi vorrei portarvi a Lisbona, grazie a 5 libri che raccontano e descrivono la città portoghese insieme ai suoi colori, le strade e a volte grazie anche a qualche personaggio un pò bizzarro.
Un ottimo esercizio per chi c’è stato e dei bei propositi per chi sta organizzando un futuro viaggio nella città.
Contents
Due libri che descrivono Lisbona
Lisbona: Ritratto di una città (Lorenzo Pini)
(Il tempo cambia uomini e cose; ciò che rimane sono i luoghi, i veri contenitori del cambiamento)
Ricordo ancora il giorno in cui ho comprato questo libro, nel 2015 prima di partire con un biglietto di sola andata per Lisbona.
Sono tornata a casa, ho iniziato a leggere e in meno di cinque minuti stavo camminando tra le vie della città. Immaginavo il fiume, i colori e perfino qualche piatto tipico.
Si tratta infatti di una guida diversa dal solito, fatta di racconti, aneddoti, descrizioni e tante curiosità della città portoghese come la ricetta dei famosi pastéis de nata.
Lorenzo Pini propone una visione diversa di Lisbona, più autentica sotto certi aspetti tra una passeggiata nel Bairro Alto, un caffè sorseggiato in uno dei mille chioschetti verdi, tra un miradouro e un altro mentre qualcuno suona il fado al tramonto.
Arrivati all’ultima pagina sentirete a pieno la famosa Saudade portoghese, quel senso di nostalgia che nessuno riesce a descrivere ma che si percepisce alla perfezione.
A Lisbona con Antonio Tabucchi. Una guida (Lorenzo Pini)
(Ci sono tanti modi di prepararsi ad un viaggio, breve o lungo che sia. Uno è quello di non partire affatto e viaggiare solo con la mente)
Lorenzo Pini ancora una volta riesce a farci immergere nella città di Lisbona facendosi accompagnare da dei personaggi immaginari creati dal grande Antonio Tabucchi, italiano di nascita ma portoghese d’adozione.
Si tratta di una guida letteraria, con 6 itinerari di viaggio che raccontano la capitale portoghese in un modo originale e poetico, tra le viette strette e colorate, il fiume Tago e la città di Cascais: un’idea originale di un percorso facilmente percorribile anche per chi non conosce la città.
I luoghi, i sapori e gli abitanti della città vengono percepiti pagina per pagina fino alle ultime dove sono presenti informazioni pratiche che possono essere utili per organizzare il proprio viaggio a Lisbona.
Tre Romanzi ambientati a Lisbona.
Sostiene Pereira (Antonio Tabucchi)
(Era il venticinque di luglio del millenovecentotrentotto e, Lisbona scintillava nell’azzurro di una brezza atlantica, sostiene Pereira)
Il primo libro che ho letto su Lisbona.
Frequentavo le superiori e durante l’estate ci erano stati assegnati dei libri e anche se il titolo non mi diceva assolutamente nulla un pomeriggio di Luglio ho iniziato a leggere uno dei romanzi più belli che parlano di questa città.
Ambientato nella Lisbona del 1938, nella piena dittatura di Salazar narra la storia del signor Pereira e delle sue giornate ricche di una tristezza malinconica giusta trasposizione della parola Saudade.
Sarà l’incontro con un giovane scrittore di origini italiane a cambiare Pereira, a fargli prendere coscienza di ciò che sta accadendo intorno a lui.
Ho amato questo libro perchè mentre Tabucchi scrive si percepisce perfettamente il suo legame con la città: c’è un passaggio che vede il signor Pereira salire una delle innumerevoli colline di Lisbona e mentre lui si affanna pian piano lo avvertiamo anche noi lettori.
Non mancano poi accurate descrizioni di luoghi che oggi non ci sono più che rendono tutto un pò più nostalgico.
Dal romanzo Sostiene Pereira è stato tratto anche un film, nel 1995 con Marcello Mastroianni.
Ovunque io sia (Romana Petri)
(Farsi i castelli in aria era stata la specialità di sua madre. Era un difetto, ma anche una qualità, perché alla fine, pure se delusa, lei trovava sempre la forza di sperare ancora)
Margarida, Ofelia e Maria Do Céu sono le tre donne protagoniste di questo romanzo che si svolge nella Lisbona del novecento, tra gli anni 40, anni della dittatura e la rivoluzione dei garofani del 25 Aprile 1974, giorno della liberazione del popolo portoghese.
L’autrice del romanzo Romana Petri, proprio come Tabucchi ha diviso la sua vita tra l’Italia e il Portogallo e l’amore per questo paese si percepisce tutto, attraverso il racconto della vita delle tre protagoniste e delle loro storie che si intrecciano e descrivono i sentimenti del popolo portoghese, della sua guerra silenziosa che cresce e cambia man mano che passano gli anni.
Differenze di genere, la superiorità dell’uomo rispetto alla donna, il ruolo di madre, le sottomissioni imposte dalla dittatura: a tutto questo si aggiunge il sottofondo di Lisbona.
Seicento pagine che volano leggere mentre ti immergi in una storia tremendamente reale.
Viaggio in Portogallo (Josè Saramago)
(Il viaggiatore vorrebbe proseguire)
Ultimo ma non meno importante: il romanzo di Josè Saramago, mostro sacro della scrittura portoghese.
Il viaggiatore protagonista (chiamato solo viaggiatore per tutta la durata del romanzo) attraversa il paese da Nord a Sud, passando anche per le regioni centrali del Portogallo. Si ferma in diversi paesini, conventi, chiese, narra di incontri con contadini, descrizioni di bellissimi azulejos e riflessioni personali.
Usi, abitudini, persone e costumi in un racconto/guida di 450 pagine per esprimere un concetto semplice che tutti dovremmo ricordare che “Nessun viaggio è mai definitivo”
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